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Le parole di Coopera

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Agenda 2030

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

APS

Le APS, ovvero associazioni di promozione sociale, sono Enti del terzo settore costituiti in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta, da un numero non inferiore a sette persone fisiche o a tre organizzazioni di volontariato, per lo svolgimento in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi di una o più attività di interesse generale, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati.

Assicurazione obbligatoriaGli Enti del terzo settore hanno l’obbligo di assicurare i volontari di cui si avvalgono contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato. L’obbligatorietà è anche per la responsabilità civile verso i terzi.
Associazione

L’associazione è un ente (anche con personalità giuridica) che riunisce persone accomunate da uno scopo comune di natura ideale, perseguendolo senza scopo di lucro. Le persone che possono partecipare ad un’associazione possono essere sia fisiche sia giuridiche (altri enti o amministrazioni pubbliche) ed un ruolo rilevante per la realizzazione delle attività è svolto dai soci. L’associazione ha una struttura democratica e segue il principio di una testa un voto.

Bene comune

Esistono molte definizioni di bene comune, ad esempio il Concilio Vaticano II lo ha definito come “l’insieme di quelle condizioni sociali che consentono e favoriscono negli esseri umani, nelle famiglie e nelle associazioni, il conseguimento più pieno della loro perfezione”. Più in generale possiamo definire il bene comune il bene condiviso da tutti membri di una comunità, un qualcosa che garantisce il benessere ed il progresso del territorio e della comunità ad esso appartenente. Il Codice del Terzo settore, tra le altre cose, mira a “sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono, anche in forma associata, a perseguire il bene comune…”

Casse di Previdenza

Le Casse di Previdenza sono gli enti previdenziali privati cui fanno riferimento i liberi professionisti. Le Casse esercitano l’attività di riscossione e di gestione dei contributi previdenziali e assistenziali dei loro iscritti. Sono regolate dalle seguenti norme: Legge n. 537 del 1993; Decreto legislativo n. 509 del 1994; Legge n. 335 del 1995; Decreto legislativo n. 103 del 1996 e la Legge n. 111 del 2011 (quest'ultima solo per ciò che riguarda i professionisti già pensionati).

Centri di servizio per il volontariato

I Centri di servizio per il volontariato (CSV) nascono per essere al servizio delle organizzazioni di volontariato (Odv) e, allo stesso tempo, sono da queste gestiti, secondo il principio di autonomia affermato dalla Legge quadro sul volontariato n. 266/1991 (oggi abrogata).In base alla Codice del Terzo settore (D. Lgs. 117/17), emanato in seguito alla riforma del 2016 (L. 106) i Centri hanno il compito di organizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari (in tutti gli enti del Terzo settore. Lo stesso Codice ha posto i Csv sotto l’autorità dell’Organismo nazionale di controllo (Onc), una fondazione di diritto privato sottoposta alla vigilanza del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Codice del Terzo settore

Il Codice del Terzo settore, contemplato dal D. Lgs. 117/2017 riordina e revisiona organicamente la vigente disciplina in materia di Enti del terzo settore. Il Codice si configura come strumento unitario in grado di garantire la coerenza giuridica, logica e sistematica di tutte le componenti del Terzo Settore. Si compone di 104 articoli.

Consiglio nazionale del Terzo settore

Il Consiglio nazionale del Terzo settore è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed è composto da membri, nominati con decreto ministeriale, in qualità di rappresentanti ed esperti del Terzo settore, rappresentanti delle autonomie regionali e locali. Inoltre fanno parte del Consiglio nazionale del Terzo settore, senza diritto di voto, un rappresentante designato dal presidente dell’Istat, uno designato dal presidente dell’INAPP ed il direttore generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Tra i compiti spettanti al Consiglio quello di esprimere pareri non vincolanti su varie materie e quello di designare un componente della Fondazione Italia Sociale.

Cooperazione allo sviluppo

La Legge 11 agosto 2014, n. 125 (Disciplina generale sulla cooperazione internazionale allo sviluppo) all’articolo 1 (Oggetto e finalità) specifica che la cooperazione allo sviluppo è parte integrante e qualificante della politica estera dell'Italia e si ispira ai principi della Carta delle Nazioni Unite ed alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. La cooperazione allo sviluppo, conformemente al principio di cui all'articolo 11 della Costituzione, contribuisce alla promozione della pace e della giustizia e mira a promuovere relazioni solidali e paritarie tra i popoli fondate sui principi di interdipendenza e partenariato. La cooperazione allo sviluppo, nel riconoscere la centralità della persona umana, nella sua dimensione individuale e comunitaria, persegue, in conformità coi programmi e con le strategie internazionali definiti dalle Nazioni Unite, dalle altre organizzazioni internazionali e dall'Unione europea, gli obiettivi fondamentali volti a: a) sradicare la povertà' e ridurre le disuguaglianze, migliorare le condizioni di vita delle popolazioni e promuovere uno sviluppo sostenibile; b) tutelare e affermare i diritti umani, la dignità dell'individuo, l'uguaglianza di genere, le pari opportunità e i principi di democrazia e dello Stato di diritto; c) prevenire i conflitti, sostenere i processi di pacificazione, di riconciliazione, di stabilizzazione post-conflitto, di consolidamento e rafforzamento delle istituzioni democratiche. Tra le altre cose, l’articolo stabilisce che l’Italia promuove l'educazione, la sensibilizzazione e la partecipazione di tutti i cittadini alla solidarietà internazionale, alla cooperazione internazionale e allo sviluppo sostenibile.

Corporate Social Responsibility

La Corporate Social Responsibility (CSR) o Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI) è definita nel Libro Verde pubblicato dalla Commissione Europea nel 2001 come “l’integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. Come specificherà l’Unione Europea nel 2011: “la Responsabilità Sociale delle Imprese consiste nell’impatto che esse hanno sulla società”. Dalle definizioni riportate si evince dunque la responsabilità di una organizzazione per gli impatti delle sue decisioni e delle sue attività sulla società e sull’ambiente. Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici applicabili ma anche andare al di là, investendo nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate.

Crowdfunding

Il crowdfunding (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) è una forma innovativa di finanziamento che consente a un progetto, una causa o un’impresa di raccogliere risorse finanziarie tramite piattaforme web. Le piattaforme di crowdfunding permettono di rendere pubbliche e condividere informazioni sul progetto da finanziare e di raccogliere quote di finanziamento, anche di piccola taglia, da un ampio numero di soggetti. Una caratteristica intrinseca del crowdfunding è la trasparenza, in quanto i cittadini possono scegliere in modo diretto e disintermediato quali progetti sostenere e dove investire il proprio denaro. Il crowdfunding si declina in diverse forme che possono essere raggruppate in due categorie principali:

  • 1. Modelli non finanziari, che non prevedono alcuna forma di ritorno economico a fronte del conferimento di denaro (modello donation) o, altrimenti, l’erogazione di piccole ricompense non monetarie (modello reward);
  • 2. Modelli finanziari, che prevedono un ritorno economico a fronte dell’investimento e, a loro volta, si suddividono in Equity Crowdfunding e Lending Crowdfunding.
Direzione Generale Terzo settore e responsabilità sociale delle imprese

Presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali esiste la Direzione Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese. La DG svolge, tra le altre, le seguenti funzioni: promuove, sviluppa e sostiene le attività svolte dai soggetti del Terzo settore, in particolare gli interventi delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle imprese sociali per favorire la crescita di un welfare condiviso della società attiva a supporto delle politiche di inclusione, di integrazione e di coesione sociale, anche in collaborazione con gli enti locali, con le imprese, con altre organizzazioni di terzo settore e con gli enti di ricerca; cura la diffusione dell'informazione in materia di terzo settore, anche mediante la predisposizione di documentazione, consulenza e assistenza tecnica per le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le imprese sociali e per le altre organizzazioni di terzo settore; promuove, sviluppa e coordina le politiche, le iniziative e le attività di sostegno alla diffusione della responsabilità sociale d'impresa e delle organizzazioni (CSR); svolge le attività riguardanti la corresponsione del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche destinato dai contribuenti alle organizzazione del terzo settore previste dalle normative vigenti, curando altresì i rapporti con l'Agenzia delle entrate.

Dono (Giorno del)

Con la Legge 14 luglio 2015, n. 110 è stato istituito il “giorno del dono” che ogni anno cade il 4 ottobre. Con il “giorno del dono” si vuole offrire ai cittadini l’opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società italiana.

Dopo di Noi (Legge sul)

La legge n.112/2016 “Dopo di noi”, entrata in vigore il 25 giugno 2016, è stata emanata per favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità grave, per il raggiungimento dei quali il legislatore ha previsto importanti strumenti pubblici e privati (questi ultimi accompagnati da significativi sgravi fiscali). Obiettivi  del Dopo di Noi sono, altresì, la protezione, la cura, l’assistenza, la deistituzionalizzazione, l’autonomia e l’indipendenza delle persone disabili. E’ stato istituito un apposito fondo pubblico di assistenza, rivolto ai disabili gravi privi del sostegno familiare, per favorire percorsi di deistituzionalizzazione ed impedirne l’isolamento.

Enti del Terzo settore (ETS)

Il Codice del Terzo settore definisce all’articolo 4 (coma 1) gli Enti del terzo settore come le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute e non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento in via esclusiva o principale di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, ed iscritti nel registro unico nazionale del Terzo settore.

Enti filantropici

Gli enti filantropici sono Enti del terzo settore costituiti in forma di associazione riconosciuta o di fondazione al fine di erogare denaro, beni o servizi, anche di investimento, a sostegno di categorie di persone svantaggiate o di attività di interesse generale.

Equity crowdfunding

L’Equity crowdfunding è finalizzato alla raccolta di capitale di rischio di imprese. Il finanziatore, quindi, partecipa e sostiene l’avvio o la crescita di un’iniziativa imprenditoriale beneficiando di potenziali futuri dividendi o plusvalenze. La normativa di riferimento è il Regolamento Consob 2013 (delibera n. 18592 del 26.06.2013, pubblicata in G.U. 12.07.2013) e successivamente aggiornata dalla Consob con delibera n° 19520 del 25 febbraio 2016.

Fondo sociale europeo

Il Fondo sociale europeo (FSE) è il principale strumento utilizzato dall’UE per sostenere l'occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti. A questo fine, il Fondo investe nel capitale umano dell’Europa: i lavoratori, i giovani e chi è alla ricerca di un lavoro. Grazie a una dotazione di 10 miliardi di euro l’anno, il Fondo aumenta le prospettive occupazionali di milioni di cittadini europei, prestando particolare attenzione a chi incontra maggiori difficoltà a trovare lavoro. L’accesso ai finanziamenti del Fondo da parte degli Ets è favorito con opportune iniziative promosse dallo Stato, regioni e province autonome (Art. 69 del Codice del Terzo settore).

Fundraising

Il fundraising, nella sua accezione più semplice, può essere definito come l’attività di ricerca dei fondi necessari al funzionamento di enti non profit, svolta sia direttamente da questi sia da società specializzate. I fondi provengono da enti pubblici, imprese, fondazioni e persone fisiche. Spesso il fundraising è favorito da agevolazioni fiscali per il donatore. La gestione del f. r. comporta la stima del fabbisogno necessario per mantenere l’organizzazione e raggiungerne gli obiettivi, la ricerca dei donatori e la scelta della tecnica idonea alla raccolta.

Fundriser

Sono molte le definizioni di fundriser, l’articolo 1 del Regolamento di ASSIF lo definisce come colui che opera in modo professionale ed etico, remunerato o a titolo gratuito, nella definizione e realizzazione delle strategie di comunicazione sociale, marketing sociale e raccolta fondi per organizzazioni del non profit.

Gratuità

La gratuità è il concetto intrinseco in alcuni attori dell’economia civile, come il mondo del volontariato, che basano su questa nozione il loro agire. In tale contesto la gratuità porta l’individuo ad avvicinarsi agli altri e quindi a costruire anche una relazione tra persone.

Green bond

I green bond, ovvero le “obbligazioni verdi”, sono obbligazioni come tutte le altre, la cui emissione è legata a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni ecc. Questi strumenti finanziari, infatti, permettono finanziare vari tipi di progetti con caratteristiche di sostenibilità ambientale, come il trattamento dell’acqua e dei rifiuti, iniziative legate alla prevenzione e controllo dell’inquinamento e molto altro. Nell’ultimo decennio i green bond hanno registrato un tasso di crescita costante e significativo.

Housing SocialeCon il termine “housing sociale” si intende una serie di interventi immobiliari e urbanistici con lo scopo di ampliare e migliorare l’offerta di abitazioni accessibili alle classi medio-basse e, allo stesso tempo, efficienti dal punto di vista energetico.
Impresa sociale

Impresa sociale è la qualifica assunta dagli enti privati, comprese le società, che esercitano in forma stabile e principale una o più delle attività di interesse generale in forma di impresa, senza scopo di lucro, per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Le cooperative e i loro consorzi acquisiscono di diritto la qualifica di impresa sociale. La riforma del Terzo settore ha dedicato all’impresa sociale il Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112 al quale è seguito quello del 20 luglio 2018, n. 95.

Lending crowdfunding

Il lending crowfunding avviene tramite sottoscrizione di un prestito a cui è associato un tasso di interesse. Il lending può essere declinato in varie forme: il peer-to-peer lending, ove i prestatori possono decidere direttamente in quali progetti investire, attraverso prestito a privati (P2P) o a imprese (P2B); o il social lending ove le piattaforme intermediano tra debitori e prestatori diffusi che, in questo caso, non possono scegliere ex ante su che progetti investire.

Microcredito

Il microcredito è il servizio legato all’erogazione di un prestito di piccola entità a favore di piccolissime imprese o individui in genere appartenenti a una fascia di reddito molto bassa e spesso privi di garanzie patrimoniali personali. Il microcredito risiede all’interno della microfinanza ed è solitamente accompagnato da servizi di monitoraggio e tutoraggio.

Microfinanza

La microfinanza consiste nella promozione e diffusione di forme di intermediazione finanziaria a favore di segmenti di mercato marginali, difficili da servire in modo efficace attraverso canali e modalità tradizionali di contatto con la clientela per le caratteristiche dimensionali, di struttura reddituale, o per carenze di carattere informativo.

Mutualità

La mutualità può essere definita come l’azione di reciproco aiuto che richiama al suo interno il concetto di assistenza. Le azioni mutualistiche sono quelle che un insieme di persone scambiano tra loro, facendo riferimento anche al principio della reciprocità. Nelle società cooperative lo scopo mutualistico si concretizza nel fornire direttamente beni, servizi e occasioni di lavoro ai soci a condizioni più vantaggiose di quelle presenti sul mercato.

Non profit

L’espressione non profit si traduce in italiano “senza scopo di lucro” e viene adoperata per identificare le organizzazioni e gli enti che operano con finalità solidaristiche, reinvestendo per gli scopi propri dell’organizzazione stessa eventuali avanzi di gestione utili. Le organizzazioni cui sia applicabile la disciplina riservata alle Onlus, rientrano in tale tipologia.

Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile

I 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) prefissati dall’Agenda 2030 rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo globale. Questi sono:

  • Goal 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;
  • Goal 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile;
  • Goal 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
  • Goal 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti;
  • Goal 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere, per l'empowerment di tutte le donne e le ragazze;
  • Goal 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie;
  • Goal 7: Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni;
  • Goal 8: Incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti;
  • Goal 9: Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile;
  • Goal 10: Ridurre le disuguaglianze all'interno e fra le Nazioni;
  • Goal 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
  • Goal 12: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo;
  • Goal 13: Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le sue conseguenze;
  • Goal 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile;
  • Goal 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica;
  • Goal 16: Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli;
  • Goal 17: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
ODV

Le ODV, ovvero organizzazioni di volontariato, sono Enti del terzo settore costituiti in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta, da un numero non inferiore a sette persone fisiche o a tre organizzazioni di volontariato, per lo svolgimento prevalentemente in favore di terzi di una o più attività di interesse generale, avvalendosi in modo prevalente delle prestazioni dei volontari associati.

ONG

Le ONG sono le Organizzazioni non governative, ovvero soggetti privati non profit che operano nell’ambito della solidarietà sociale e della cooperazione internazionale allo sviluppo.

Onlus

Onlus sta per Organizzazione non lucrativa di utilità sociale e nella pratica è una qualifica rappresentativa di un regime tributario agevolato che viene applicato a determinati enti non profit. Sono Onlus di diritto le associazioni di volontariato, le Ong di cooperazione allo sviluppo e le cooperative sociali.

Organismo nazionale di controllo

L’Organismo nazionale di controllo (ONC), è una Fondazione con personalità giuridica di diritto privato, costituita con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali n. 6 del 19 gennaio 2018. Insediatasi a maggio 2018, per natura e obiettivi, la Fondazione costituisce un unicum nel panorama delle fondazioni private: in attuazione di quanto previsto dal Codice del Terzo settore, essa svolge infatti, nell’interesse generale, funzioni di indirizzo e di controllo dei CSV. Non ha scopo di lucro ed è dotata di piena autonomia statutaria e gestionale nel rispetto delle disposizioni normative in materia. L’ONC ha sede a Roma e nell’esercizio delle sue funzioni si avvale dei propri uffici territoriali, gli OTC, Organismi Territoriali di Controllo. Il funzionamento e la gestione dell’ONC sono ispirati ai principi di efficacia, efficienza, trasparenza ed economicità.

Povertà assoluta

La Banca Mondiale definisce la povertà assoluta come “la condizione di persone che non possono contare su un reddito giornaliero superiore ad uno (povertà estrema) o due (povertà assoluta in senso proprio) dollari pro-capite”.

Povertà relativa

La povertà relativa è un parametro che misura le difficoltà economiche nella fruizione di beni e servizi, riferita a persone, famiglie o ad aree geografiche, in rapporto al livello economico medio di vita dell'ambiente o della nazione. La povertà relativa è differente da quella assoluta che indica invece "l'incapacità di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile nel contesto di appartenenza"

Raccolta fondi

La raccolta fondi è il complesso delle attività e delle iniziative poste in essere, in vario modo e maniera, da un Ente del terzo settore per finanziare le proprie attività di interesse generale.

Registro unico nazionale del Terzo settore

Il Registro unico nazionale del Terzo settore è contemplato nel Titolo VI del Codice del Terzo settore e si pone come obiettivo quello di riunire gli attuali oltre trecento registri, albi, anagrafi degli enti non profit attualmente esistenti. Sarà istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sarà pubblico ed accessibile a tutti gli interessati in modalità telematica.

Reti associative

Le reti associative sono Enti del terzo settore costituiti in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta, che associano Ets (almeno 100) o fondazioni (almeno venti) le cui sedi legali o operative siano presenti in almeno cinque regioni o province autonome. Le reti associative svolgono attività di coordinamento, tutela, rappresentanza, promozione o supporto degli Ets loro associati e delle loro attività di interesse generale.

Reti associative nazionali

Le reti associative nazionali sono quelle che associano un numero non inferiore a 500 Ets o, in alternativa, almeno 100 fondazioni del Terzo settore, le cui sedi legale o operative siano presenti in almeno dieci regioni o province autonome. Ad esse sono equiparate le associazioni del terzo settore formate da un numero non inferiore a 100 mila persone fisiche associate con sedi in almeno dieci regioni o province autonome.

Servizio Civile Universale

Il servizio civile universale è istituito e disciplinato dal D. Lgs. N. 40/2017 ed è finalizzato alla difesa non armata e nonviolenta della Patria, all'educazione, alla pace tra i popoli, nonché alla promozione dei valori fondativi della Repubblica. Tra i settori d’intervento del servizio civile universale sono menzionati: assistenza; protezione civile; patrimonio ambientale e riqualificazione urbana; patrimonio storico, artistico e culturale; educazione e promozione culturale e dello sport; agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità; promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità' di italiani all'estero.

Social Impact Bond (SIB)

I Social Impact Bond (SIB) potrebbero essere considerati come i cugini dei Social Bond italiani o, meglio, come i loro lontani parenti dato che questo modello di investimento finanziario possiede una struttura propria, ben precisa e autonoma.

Nati nel Regno Unito come conseguenza della crisi finanziaria del 2008 che ha ridimensionato i budget pubblici destinati al sociale, i Social Impact Bond costituiscono una forma e una fonte di finanziamento alternativa, necessaria e innovativa allo stesso tempo. Nella pratica il SIB è configurabile come una partnership tra diversi attori aventi come scopo quello di recuperare capitali da impiegare nella promozione di politiche sociali. Il contratto che regola lo strumento, infatti, prevede il riferimento a un programma in campo sociale idoneo a generare un impatto sociale e un risparmio della spesa pubblica. E’ sancita, inoltre, la modalità di restituzione dell’investimento, quota capitale e remunerazione, che avverrà solamente se il programma finanziato avrà avuto successo. Quest’ultimo aspetto costituisce la peculiarità del SIB: il rendimento per l’investitore è determinato dagli impatti positivi generati nell’ambito di una certa attività sociale. Per questo, al pari di altri strumenti in uso nei quali il pagamento è legato ai risultati raggiunti mediante l’investimento (Pay for Results o Pay for Succes), il Social Impact Bond è ben diverso da un titolo obbligazionario tradizionale che prevede nel proprio schema una remunerazione fissa e la restituzione del capitale prestato alla scadenza.

Social lending

Il social lending, noto anche come peer-to-peer lending o P2P lending, è un prestito tra privati che si basa sulla creazione di una comunità nella quale coloro che richiedono un prestito e coloro che investono il proprio denaro prestandolo ad altri, possono interagire direttamente tra loro, senza ricorrere ad intermediari. Così facendo sia i richiedenti sia i prestatori otterranno migliori condizioni: tassi più bassi per chi ottiene il prestito e interessi più alti per chi presta denaro. In pratica le piattaforme di social lending creano un mercato dove i tassi correnti sono determinati solo e soltanto dall’incontro diretto tra domanda e offerta. Il Codice del Terzo settore disciplina all’articolo 78 il regime fiscale del social lending e li considera una forma di finanza sociale.

Società di mutuo soccorso

Le società di mutuo soccorso sono enti senza scopo di lucro che perseguono finalità di interesse generale sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà, attraverso lo svolgimento esclusivo in favore dei soci e dei loro familiari di: attività socio-sanitarie; erogazione di sussidi; assistenza familiare; erogazione di contributi economici.

Terzo settore

Per inquadrare il Terzo settore deve essere presa in considerazione non l’attività economica ma il sistema economico e sociale. Questo è formato dal Primo settore che è lo Stato (pubblico), dal Secondo settore che è il mercato (privato), dal Terzo settore che non è pubblico perché è privato, ma al contempo non è mercato perché è senza scopo di lucro, dal Quarto settore che è la tecnologia. Il Terzo settore è quel complesso di organizzazioni che si pongono all’interno del sistema economico e si collocano tra Stato e libero mercato svolgendo un ruolo e una funzione sociale ben precisi. I beni ed i servizi prodotti sono destinati alla società civile in tutte le sue forme.

Titoli di solidarietà

Introdotti e disciplinati dall’articolo 78 del Codice del Terzo settore, i titoli di solidarietà sono obbligazioni ed altri titoli di debito nonché certificati di deposito emessi dagli istituti di credito al fine di favorire il finanziamento ed il sostegno delle attività di interesse generale esercitate dagli Enti del terzo settore. I titoli di solidarietà sono considerati dal Codice del Terzo settore una forma di finanza sociale.

Utilità sociale

L’utilità sociale si ottiene quando i benefici che derivano dall’attività svolta da un soggetto raggiungono l’intera collettività e non solo una parte di essa (ad esempio i soci di un’organizzazione). Le finalità di utilità sociale costituiscono (insieme a quelle civiche e solidaristiche) uno dei criteri per identificare un Ente del terzo settore.

Volontariato d’ImpresaIl Volontariato d’Impresa è un progetto in cui l’impresa incoraggia, supporta o organizza la partecipazione attiva e concreta del proprio personale alla vita della comunità locale o al sostegno di organizzazioni non profit durante l’orario di lavoro. Il volontariato d’impresa si concretizza in vari modi, tra questi il distacco temporaneo del personale dell’azienda per supportare progetti di organizzazioni, il trasferimento di competenze specifiche, l’organizzazione di eventi, etc…
Volontario

Il volontario è la persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore del bene comune e della comunità per il tramite di un Ets (Ente del terzo settore). Il volontario mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere risposte ai bisogni delle persone e delle comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà.

Welfare

Con questo termine inglese si indicano tutte le attività economiche destinate a soddisfare bisogni sociali che fino a pochi anni fa erano svolte dallo stato (welfare state) avvalendosi, quindi, di risorse pubbliche. Più in generale il termine welfare racchiude tutte le forme di assistenza sociale (servizio sanitario nazionale, assicurazioni sociali, pensioni, etc…) che oltre allo stato (welfare state) possono da questo essere svolte avvalendosi di altri soggetti appartenenti al Terzo settore (welfare mix).